LE NOVITÀ
Validazione temporale elettronica e data certa
Smart contract
DAO
In seguito alla definitiva approvazione del DL Semplificazioni con cui è stata riconosciuta la validità giuridica della blockchain e degli smart contract, il nostro paese si è posto in prima linea nel settore della blockchain all’interno del panorama europeo.
Validazione temporale elettronica e data certa
La nuova norma apre la strada a molteplici applicazioni pratiche, prima fra tutte il riconoscimento degli effetti della “validazione temporale elettronica” introdotta dal Regolamento UE 910/2014 (Regolamento eIDAS), grazie alla quale tutti i documenti informatici che verranno implementati in una blockchain avranno una certificazione ufficiale della data e dell’ora. Resta da capire se l’accesso a dette blockchain sia, come pare, riservato a soggetti professionali qualificati e in tal caso a quali?
Uno dei settori in cui questo fenomeno è maggiormente sentito è quello del diritto d’autore, che nasce con la nascita dell’opera e che adesso potrà essere memorizzato su una blockchain, rendendo così opponibile a qualsiasi terzo il momento temporale in cui tale memorizzazione è avvenuta, discorso che in ogni caso vale per tutte le circostanze in cui un soggetto ha la necessità di provare il momento in cui è sorto un proprio diritto.
Smart contract
Il secondo aspetto introdotto dalla norma è il riconoscimento degli smart contract e della loro piena validità, per cui al ricorrere dei presupposti identificati dall’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) vedranno soddisfatto il requisito della forma scritta.
Si realizza così una piena equiparazione tra i contratti “tradizionali” da un lato e i documenti informatici dall’altro, che potranno essere realizzati in tutti gli ambiti del diritto in cui la forma scritta di un atto viene richiesta ad sustantiam o ad probationem.
DAO
Oltre a tutti i campi in cui gli smart contract potranno essere utilizzati, la norma rende possibile la creazione di vere e proprie associazioni nella forma delle DAO (Decentralized Autonomous Organization).
In un periodo in cui l’Eurozona è attraversata da numerose tensioni, l’Italia diventa il primo paese a disciplinare questi nuovi strumenti in armonia con l’ordinamento comunitario, riconducendo tali novità all’impianto normativo già esistente nel nostro paese e nella Comunità Europea.